Poiché il disco
con la metrica (1) é una varietá riemanniana, esso é, come é noto, metrizzabile,
definedo la distanza
tra due punti
e
, come la lunghezza del segmento geodetico che li congiunge, per
misurare la quale basta utilizzare come parametro sulla geodetica l'ascissa curvilinea.
Come prima cosa supponiamo che
e
siano allineati con il centro di
e, tanto per fissare le idee, supponiamo
che stiano sullo stesso raggio (
), allora l'equazione (4), per
, si scrive
Se invece i punti
e
, pur appartenendo allo stesso diametro, si trovano disposti come nalla seconda delle
fig.3 (
), essendo
la distanza da
, ed avendo fissato come origine dell'ascissa
curvilinea
, si ha:
Consideriamo ora il caso in cui i due punti
e
non siano allineati con il centro, come in fig. 4, denotiamo
con
l'unica geodetica che li congiunge e sia
il centro della circonferenza del piano
euclideo di cui essa é un arco. Denotiamo come in fig:4 con
e
gli estremi di
e con
il
punto in cui il segmento
interseca
. Sia
l'ascissa curvilinea su
con origine in
ed avente come verso crescente quello che va da
verso
.
Allora, se
é un qualunque punto di
, denotate con
la sua ascissa
curvilinea e con
la sua distanza da
, per la (5), si trova
, si ricava che
D'altra parte, se come prima si denota con
la lunghezza euclidea del segmento(rettilineo) di estremi
e
, allora facendo riferimento alla fig. 5, indicando con
,
e
le anomalie,
rispettivamente dei punti
,
e
, si ha:
Analogamente
Quindi
Poiché l'equazione (7) implica
, allora
e
, dove
va preso il segno
se
cioé, in base alla fig.5, se
appartiene all'arco
.
Quindi
![]() |
(11) |
Si puó cosí concludere che
![]() |
(12) |
la distanza di due punti
e
é data dal valore assoluto del logaritmo della distanza incrociata dagli
estremi della geodetica a cui appartengono.