Inoltre ci sono altri modelli del piano iperbolico. Per esempio il disco di Klein é, come il disco Poincaré,
il disco aperto di centro l'origine e raggio
, ma le geodetiche sono tutte le corde. Tale modello peró ha lo
svantaggio di non essere conforme al piano euclideo, per cui gli angoli tra geodetiche non hanno la stessa misura
di quelli euclideii. Un altro modello é un semipiano delimitato da una retta
e in cui le geodetiche sono le
semirette ortogonali a
e i semicerchi i cui estremi stanno su
. Questo modello é conforme al piano euclideo, ma
non ha, a mio avviso, la simmetria e l'eleganza del modello di Poincaré, anche se le isometrie paraboliche in questo
modello, sono piú intuitive, perché si riducono alle traslazioni di direzione
.
Infine non sono state considerate quelle proprietá del piano iperbolico che distinguono nettamente la geometria iperbolica da quella euclidea. Per esempio:
Infine aggiungo una mia considerazione semiseria. Se la quantità di materia contenuta nell'universo non supera una certo valore critico, dalla soluzione di Friedman-Robertson-Walker delle equazioni di Einstein della Relativitá Generale, si deduce che lo spazio in cui viviamo é, su larga scala, la ipersuperficie a curvatura costante negativa coincidente con il modello di Minkowski tridimensionale. Come si é visto sopra, le simmetrie di tale ipersuperficie sono compatibili con uno spazio-tempo quadridimensinale di Minkowski piuttosto che con uno spazio-tempo euclideo, quindi con una cinematica in cui le velocitá non si possono aumentare senza limite. Questo mi porta a pensare che se, qualche secolo fa;, quando non si conosceva la teoria della relativitá ristretta e la teoria elettromagnetica non era ancora nata, si fosse saputo, per altra via, che l'universo in cui viviamo fosse l'iperboloide tridimensionale di Minkowski, a chi fosse venuto in mente di studiare la cinematica in uno spazio-tempo quadridimensionale, non poteva non sfuggire che una cinematica con una velocitá limite e quindi senza tempo assoluto, sarebbe stata matematicamente piú elegante della cinematica classica.