Benvenuti a casa... vostra!

Il sito di un dottorando in informatica che è anche un sito-community

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  Nicolò Fabio Arceri
  

TL;DR
Se vuoi saltare subito alle conclusioni, clicca qui.


Immagina questo

È una sera di ottobre del 1987, una sera qualunque. Fuori piove, hai appena finito di cenare e sono quasi le 22:00. In TV su Canale 5 c'è Telemike, ma non è di tuo interesse. O meglio: magari lo sarebbe anche, ma tu stai pensando a tutt'altro. Non vedi infatti l'ora (letteralmente) che si facciano le 22:00 per poterti collegare con il tuo Commodore 64 alla BBS della tua città sfruttando l'economica tariffa telefonica notturna. Sei impazientissimo di controllare se hai ricevuto dei messaggi da quel tipo o da quella tipa interessante che hai conosciuto nella BBS.

Area messaggi della BBS The Drunken Gamer (thedrunkengamer.com:8888 // telnet) – Fonte immagine

Vuoi anche farti un giretto nell'area file della BBS per vedere se gli utenti hanno caricato qualcosa di interessante; se rimane tempo porterai anche avanti la tua quest a quel door game a turni che ti piace tanto.

Legend of the Red Dragon (LORD), un gioco molto popolare all'epoca. i giocatori di BBS erano affascinati da molti degli aspetti degli MMO che apprezziamo oggi, come esplorare un mondo fantasy avvincente, salire di livello, conversare con gli NPC, acquisire bottino e infine affrontare il grande capo cattivo. – Fonte immagine

Tutto è pacifico. Nessuna pubblicità salta fuori a caso disturbando la tua navigazione, non ci sono altre distrazioni e non ci sono suoni molesti, a parte quello della pioggia che si sente entrare dalla finestra. Sei in totale stato di relax.

Una rappresentazione stilizzata di "com'era" – Fonte immagine


Negli anni '80 non c'eri o non eri abbastanza grande per un'esperienza del genere?

Poco importa. Teleportiamoci a metà anni '90 / inizio 2000. Accendiamo computer e modem 56k, ci colleghiamo a internet e apriamo il nostro fidato mIrc. Aperto? Oh. Meraviglioso.

Interfaccia utente di mIRC – Fonte immagine

Stavolta non vuoi connetterti al solito network, hai deciso che stasera vuoi esplorare. Apri allora la lista dei network e ne scegli uno a caso. Doppio click per avviare la richiesta di connessione e, pochi secondi dopo, il server tirato in causa ti accoglie con un bellissimo Ascii wall di benvenuto, mostrandoti brevemente la policy del network, i comandi consentiti, quelli proibiti e via dicendo. Sei felice e tremendamente curioso come un bambino in un castello incantato. Dopo aver esitato un attimo, dai il comando /list per accedere alla lista dei canali del network.

Lista canali in mIRC – Fonte immagine

In men che non si dica inizia a formarsi sotto i tuoi occhi una lista di canali ordinati per numero di utenti connessi. Il testo utilizzato sfrutta inoltre gli ANSI escape per arricchire quella lista attraverso colori sgargianti e caratteri speciali, rendendo il tutto psichedelico e ancora più misterioso.

Alla fine scorgi un canale che desta il tuo interesse e ti ci fiondi dentro. La finestra del canale ti accoglie dandoti il benvenuto e mostrandoti sia il topic che delle concisissime regole di comportamento. Saluti quindi i presenti e iniziate a chattare.

mIRC: messaggio di benvenuto e topic (con saluti iniziali) – Fonte immagine

Ti accorgi però quasi subito che nella chat è in corso una sessione di Trivia, alla quale stanno partecipando quattro o cinque utenti. Sta ormai volgendo al termine, per cui decidi di non disturbare fino al suo completamento. Nell'attesa, ti alzi dalla sedia e mangi un Boero o un cracker buttando l'occhio su una TV accesa ma col volume al minimo per farti compagnia. È sabato; e immancabilmente, su Canale 5, c'è la Corrida.

mIRC: Trivia play time – Fonte immagine


Eri più da web che da IRC?

E che problema c'è? Apri il tuo Internet Explorer o il tuo Netscape di fiducia e vai su Geocities, dove inizi ad esplorare i fantasiosi, brutti da vedere ma maledettamente affascinanti e spesso misteriosi siti della gente comune; gente che, come te, coltiva la passione per questo nuovo media, ne ha compreso la potenzialità e ha deciso di iniziare a sperimentare mettendo su il proprio sito.

Alcuni tra i primi siti web dei primi anni 2000 – Fonte immagine

In moltissimi casi si tratta di siti personali, in altri di siti tematici o hobbistici ma sempre e comunque gestiti da un'unica persona, forse due. Su qualcuno trovi anche il guestbook, una piccola sezione dove gli ospiti del sito possono lasciare un messaggio al loro passaggio. Stasera però non vuoi lasciare troppe tracce del tuo passaggio, vuoi semplicemente osservare in silenzio, come se stessi leggendo un libro. D'altronde, fuori sta ancora piovendo. E tu non hai per niente sonno.

I siti personali sono tutti diversi tra loro, sia graficamente che nel mood. Ogni sito riflette insomma il carattare, la personalità del suo creatore, ed entrarvi è dunque un po' come entrare in casa di uno sconosciuto che ti ha lasciato la porta aperta affinché tu possa accomodarti ed esplorare senza alcun limite. E ci sono talmente così tanti siti che hai letteralmente l'imbarazzo della scelta.


Fine del sogno. Torniamo ai giorni nostri.

Tutto questo al giorno d'oggi quasi non esiste più, in gran parte sostituito da piattaforme-silos come Facebook, Tik Tok, Twitter, Linkedin, YouTube, WhatsApp, Telegram e compagnia. La gente non ha più il porprio sito indipendente ma profili. Bisogna avere un profilo Facebook, un profilo Tik Tok, uno su Instagram, un altro ancora su Linkedin e chi più ne ha più ne metta. Un nuovo social si fa strada tra quelli più blasonati? Bisogna avere un profilo anche là. E non è tutto.

Il web percepito come un pugno di piattaforme – Fonte immagine

Pubblichi qualcosa che non va a genio alla piattaforma in cui pubblichi? Contenuto censurato o addirittura cancellato senza pre-avviso. Scrivi al servizio assistenza per avere spiegazioni in merito? Ti liquidano confermando che la decisione presa è corretta, senza ulteriori spiegazioni. Ripubblichi il contenuto perché sei sicuro/a di non aver detto nulla di grave? Account bannato senza appello. E tanti saluti.


Questo sito

Questo sito è il mio sito; ma è anche il tuo.

Il presente sito in una foto un po' improponibile :-D – Fonte immagine

Mi chiamo Fabio Arceri (mi trovi sull'IRC di Libera.Chat come The_Farr0w) e, alla data di pubblicazione di questo primo articolo del sito, sono iscritto al secondo anno di dottorato di ricerca in informatica presso l'università di Catania.

Il codice sorgente del sito è ospitato dallo spazio web del centro di calcolo del mio dipartimento, il DMI (Dipartimento di Matematica e Informatica), ed io sono il primo referente per ciò che, nel sito stesso, viene pubblicato. Questo significa che, in linea di principio, nessuno può bannarmi o oscurarmi senza prima chiedere un confronto con il sottoscritto. E se dovesse succedere, sarei io a chiedere (ed ottenere) un confronto. Uno vero, senza frettolose liquidazioni di sorta.

Ho realizzato questo sito perché voglio riappropriami di ciò che i silos mi (ci) hanno sottratto, cioè il senso di casa nella rete; un senso che era presente nell'era pre-internet grazie alle BBS e nei primissimi anni di internet attraverso IRC, Usenet e i siti web personali di cui parlavo poco fa.

C'era un sentimento differente all'epoca. Eravamo un po' tutti quanti esploratori, a modo nostro pionieri di una tecnologia che prometteva di cambiare la nostra società in meglio1. Vivevamo la rete come fossimo in una sorta di realtà parallela, magica per certi versi, piena di persone strane e interessanti che spesso non rivelavano la propria identità, perché farlo avrebbe con ogni probabilità dissolto quel velo di mistero che rendeva internet non un'estensione della realtà, com'è oggi, ma un vero e proprio luogo alternativo alla realtà stessa, in cui trascorrere un po' del proprio tempo per conoscere nuove culture, nuovi mondi, nuove persone.


In questo sito puoi (ri)trovare un po' tutto questo

La ricerca scientifica è un ambiente dalle dinamiche parecchio complesse, dove distinguersi è tutt'altro che banale. Con questo sito il mio intento è proprio quello di risultare un po' meno anonimo, semplicemente allo scopo di ritagliarmi qualche opportunità in più. Si tratta insomma di uno spazio personale che ho deciso di usare con la precisa e primaria finalità di supportare la mia visibilità in quest'ultimo anno di attività accademica da dottorando di ricerca. Pertanto questo sito racconterà prima di tutto di me e dei miei progressi come dottorando: così è e così sarà fino alla fine.

Il punto è che non voglio vivere questo percorso con i riflettori accesi ma con i sentimenti spenti. Vivere la rete con quel senso di scoperta e meraviglia di cui parlavo prima è qualcosa che mi è rimasta nel cuore e che mi sta a cuore ancora oggi; e so per certo di non essere il solo a vivere interiormente il disagio dato dalla sua mancanza. Ho quindi creato questo sito non affinché fungesse da canale a senso unico, dove io parlo e gli altri (se vogliono) leggono, ma affinché vivesse di vita propria come una piazza virtuale, dove persone accomunate dal mio stesso sentire possono esprimersi liberamente (ancorché con educazione e rispetto), partecipare a discussioni e, in generale, contribuire e sentirsi parte di una comunità che riflette quei valori trasognanti e allo stesso tempo concreti che hanno permeato l'internet society dei primordi gettando le basi per quella dei giorni nostri; nel bene e nel male.

In altre parole, lo scopo secondario di questo sito è quello di consentire alle persone che ancora oggi conservano questa sensibilità, ma che sono costretti a reprimerla, di liberarsi (almeno in parte) dal controllo, dalla sorveglianza, dalla censura, da una logica di centralismo nella rete a cui sentono di non appartenere, offrendogli al contempo la possibilità di ricongiungersi ai propri simili e di tornare a vivere nuovamente l'internet per come avrebbe dovuto sempre essere; e che, da un certo punto in poi, non è più stata.

In definitiva, potete pensare a questo sito come a un piccolo rifugio, se vi piace la metafora; un rifugio per studiosi e in generale per persone che hanno seriamente a cuore la libertà nel computing così come nella scienza e nella società.

Di base, in questo sito puoi fare le seguenti cose

Semplicemente, fruire dei cotenuti in esso presenti. Ad esempio puoi:

  • leggere news dal mondo IT/CS (vedi 📰 Novità);
  • accedere a una valanga di link utili verso siti e risorse di utilità varia (vedi Link utili e altri link sparsi qua e là);
  • consultare articoli di blog e minibook su argomenti variegati legati al mondo IT/CS in generale o alle mie attività di ricerca in particolare (vedi ✍🏻 Blog e ✍🏻 Mini-book);
  • ottenere informazioni e file vari connessi ai miei progetti personali e alle mie attività di ricerca, inclusi i paper pubblicati, i codici sorgenti, i dataset, ecc... (vedi 📂 Tutte le risorse per una lista omnicomprensiva);
  • accedere all'area messaggi (vedi 📣 Area messaggi) e leggere le discussioni avviate da altri utenti, ma anche leggere i loro commenti lasciati qua e là tra le pagine di questo sito (incluso questo stesso articolo!);
  • che tu sia un individuo o rappresenti una scuola, scoprire come posso essere d'aiuto a te o al tuo istituto nell'apprendimento della programmazione (vedi Aiuto studenti).

Se però vuoi portare la tua esperienza a un livello veramente comunitario e rivivere ancora oggi la sensazione di far parte di una comunità "fatta in casa", amatoriale, in qualche misura "familiare" e safe, ecco cos'altro puoi fare

1. Se hai un account Mastodon...

...puoi commentare alcuni contenuti del sito. Non hai ancora un account Mastodon? Crealo qui :-)

2. Se hai un account Lemmy...

...puoi partecipare alle discussioni sui forum federati con questo sito. Per creare un account su Lemmy, clicca qui.

3. Se ti va semplicemente di chattare senza registrazioni di alcun tipo...

...scopri come fare in 💬 Chat IRC.

Ciliegina sulla torta, puoi fare tutto questo mentre...

...ascolti la 📻 Radio! (Sempre che tu non la stia già ascoltando :-P).

Ultimi suggerimenti prima di lasciarti

Per un'esperienza più immersiva e old-fashioned ti suggerisco di fare le seguenti due cose:

  1. visitare il sito da computer desktop;
  2. abilitare la modalità a schermo intero (nei browser più diffusi questo può essere ottenuto generalmente mediante la pressione del tasto F11).

Infine, un'ultima cosa. Grazie.

Se sei arrivato/a fin qui probabilmente nutri interesse per il leit motiv di questo sito. Ed è proprio grazie a persone come te se nel mondo si lavora ancora oggi duramente per garantire l'esistenza di vie alternative per vivere la rete e in rete.

E quindi grazie di cuore. Ti aspetto in 💬 Chat IRC :-)


1. E in effetti è cambiata... ↩︎


Written by Nicolò Fabio Arceri
PhD fellow in Computer Science (INFO-01/A)
Dept of Math and ComSci (UNICT)
IPLAB/ICTLAB Research Group
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