Un'algebra e' un insieme I a cui sono associate alcune operazioni.
Un'algebra si dice booleana (o di Boole) se: Gli assiomi P1-P7 e P'1-P'7 sono gli uni duali degli altri (si ottengono gli uni dagli altri sostituendo la somma con il prodotto, lo "0" con "1" e viceversa.) Questo fatto e' alla base del principio di dualita' delle algebre booleane: una proprieta' e' valida se e solo se e' valida anche la sua duale.
Per convenzione, per risparmiare di scrivere parentesi) l'operatore prodotto ha precedenza sulla somma ed a sua volta e' preceduto dalla negazione. Esempio: xy- + z significa ((x(y-)) + z)
Notare come dagli assiomi dati derivi il comportamento funzionale di "+", "." e "-", che si puo' esprimere con delle tavole di verita' o con le seguenti affermazioni
(x + y) = 0 SSE x = y = 0
xy = 1 SSE x = y = 1
x- = 0 SSE x = 1



Esempi di algebre booleane


Ogni funzione n-aria su {0,1} e' esprimibile come espressione algebrica. Questo fatto e' dimostrato dall'esistenza delle forme canoniche (vedi Luccio-Pagli). Questo significa che, data una funzione booleana, possiamo sempre costruire un circuito che la calcola.

Se a partire dagli assiomi dell'Algebra Booleana riusciamo a dimostrare alcune proprieta' (per esempio che x1x2 + x1x-2 = x1), allora queste proprieta' saranno vere in tutte le possibili algebre booleane. In particolare nella Switching Algebra. Possiamo quindi dimostrare proprieta' di circuiti logici dimostrando proprieta' dell'algebra booleana.

Se siamo interessati in proprieta' di tutte le algebre booleane che siano proprieta' esprimibili sotto forma equazionale (del tipo x1x2 + x1x-2 = x1) oppure se siamo interessati esclusivamente in proprieta' della Switching Algebra (e quindi dei circuiti) allora abbiamo un'altra metodologia di dimostrazione: basta vedere se la proprieta' e' soddisfatta da ogni possibile assegnazione di valori 0, 1 alle variabili.
Questo significa che se vogliamo dimostrare la validita' di una delle leggi di De Morgan per due variabili:
(x + y)- = x-y-
possiamo dimostrarla vedendo che
(0 + 0)- = 0-0-
(0 + 1)- = 0-1-
(1 + 0)- = 1-0-
(1 + 1)- = 1-1-


Utilizzando il principio' di dualita' possiamo dedurre da (x + y)- = x-y- anche l'altra legge di De Morgan per due variabili, e cioe' (xy)- = x- + y-

Il seguente "Teorema del Consenso":
xy + x-z + yz = xy + x-z.
e' dimostrabile, cosi' come abbiamo fatto con De Morgan, provando tutti i possibili assegnamenti di valori alle tre variabili, oppure utilizzando gli assiomi. Infatti
xy + x-z + yz = (per P'1 e P4)
xy + x-z + (x + x-)yz = (per commutativita' e distributivita')
(xy + xyz) + (x-z + x-yz) = (per P'1, commutativita' e distributivita')
xy(1 + z) + x-z(1 + y) = (per P2 e P'1)
xy + x-z

Il teorema del consenso significa, per esempio, che siamo sicuri che il due circuiti seguenti sono equivalenti (calcolano cioe' la stessa funzione booleana). Avendo uno meno porte logiche dell'altro questa proprieta' ci permette di semplificare circuiti.