Note di rilascio del simulatore xbool, versione 1.0 Architettura del software L'architettura del software risulta essere piuttosto semplice. Per la sua semplicità potremmo classificare xbool come un semplice toolkit, privo quindi di un'architettura vera propria. Le classi più importanti sono le seguenti : Parser : permette di verificare se una data stringa alfanumerica rappresenti o meno una funzione algebrica booleana. PostFixCoder : permette di ottenere un'espressione in notazione post-fissa a partire da un'espressione in notazione infissa. ExpSolver : implementa tutti i vari step dell'algoritmo di Quine-McCluskey. Quindi permette di ottenere un'espressione SOP (somma di prodotti) di sintesi minima della funzione. Tecniche di programmazione Il software è stato interamente scritto in Java, quindi seguendo i paradigmi dell'OOP. Per snellire il codice e per evitare di produrre bug si è fatto uso massiccio della programmazione funzionale offerta da Java 8. Collaudi Il software è stato collaudato su una piattaforma linux con l'ausilio di alcuni applicativi disponibili online. https://www.mathematik.uni-marburg.de/~thormae/lectures/ti1/code/qmc/ http://quinemccluskey.com/ Idee per ulteriori sviluppi 1.Fornire al software una GUI in modo da renderne più agevole la fruizione. 2.Abbassare la complessità dei metodi. 3.Implementare il metodo di Petrick. Documentazione E' possibile reperire la documentazione del codice in html all'interno della cartella doc della distribuzione aprendo con un browser il file index.html o online all'indirizzo : https://galileo.dmi.unict.it/projects/xbool/doc/index.html